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Hai paura del dentista? Ecco l’anestesia generale (o narcosi) e la sedazione conscia. Cosa fare, come superarla e cosa significa la fobia del dentista.

All’origine del terrore che molti adulti provano anche quando solo pensano al dentista vi sono spesso le brutte esperienze subite da bambino durante le prime cure odontoiatriche. Infatti un dottore poco paziente può rovinare il rapporto di fiducia che si deve creare col giovane paziente, e questo ricordo di un rapporto brutto fatto di paura e dolore rimane per sempre. Non c’è da stupirci. La stessa cosa avviene quando un bambino incontra un cattivo insegnante a scuola che gli fa detestare una materia che magari invece sarebbe potuta risultare interessante. Cattivi dottori e cattivi insegnanti possono fare grossi danni nella vita di un bambino.

In generale si può dire che se il bambino non riesce a stabilire un feeling di fiducia col dentista è sicuramente meglio non insistere ma piuttosto provare con qualche altro approccio. Accorciare le sedute, gratificare il bambino per i piccoli passi avanti fatti ogni volta, insomma conquistare la fiducia del bambino e soprattutto non tradirlo mai.

Niente è più devastante che dire “…non sentirai nulla! ” e poi a tradimento… zac la puntura. Meglio dirgli semmai “…sentirai un dolorino piccolo piccolo che puoi sopportare “ e magari poi impegnarci con gli anestetici di superficie e con un po’ di mestiere, a far sì che veramente non senta nulla durante l’iniezione.

Quando vi sono state esperienze di questo tipo rimane nel paziente, ormai adulto, lo stesso stato di ansia e di terrore che provava quando era bambino. In genere con qualche colloquio si riesce a vincere questa paura e a far capire al paziente che ora, contrariamente ad allora è lui che comanda. In qualsiasi momento può alzarsi e interrompere la seduta. In ogni caso è suo evidente diritto chiedere di non sentire alcun dolore. Questo in verità  sarebbe dovuto succedere anche quando era solo un bambino…

Comunque per paure del dentista irragionevoli e incontrollabili si può utilizzare la narcosi, cioè una procedura che permette di dormire placidamente mentre lui lavora sui denti e le gengive. Il paziente infatti viene addormentato con un gas e non ricorda più quello che succede. Bisogna però sapere che per eseguire la anestesia generale è obbligatorio ricorrere a strutture abilitate e avere la collaborazione di un anestesista, cioè di un dottore specializzato proprio nell’esercizio della anestesia generale.

La narcosi è certamente il trattamento  preferito quando si devono inserire numerosi impianti endoossei a supporto di nuovi denti, oppure  nel caso si debbano eseguire interventi speciali come allungare o accorciare la mandibola o il mascellare, o per pazienti affetti da deficit mentali nei quali non si può ottenere la necessaria collaborazione. In genere il paziente dopo le opportune visite e controlli può essere operato in anestesia generale e rimandato a casa la sera stessa. Se invece l’intervento è più complesso allora può convenire rimanere un paio di giorni in osservazione. In realtà non è il trattamento più usato per i pazienti che hanno paura. Come vedremo ci sono altre possibilità. Però attenzione: a chi il dentista fa tanta paura, fa sicuramente piacere sapere che esiste anche questa possibilità. Sarà lui il solo a decidere se utilizzarla o provare ad affrontare e magari a vincere la paura del dentista.

Esiste anche un’altra metodica che aiuta a vincere la paura e utilizza un apparecchio che permette di respirare una miscela di protossido di azoto e ossigeno. Questa tecnica si chiama sedazione conscia proprio perché il paziente rimane sempre sveglio e consapevole di cosa sta accadendo. E’ possibile utilizzarla nello studio dentistico, durante la normale seduta dentistica e determina nel paziente uno stato di rilassatezza e di calma. Assieme a una leggera insensibilità della mucosa e delle gengive. Una lieve sensazione di addormentatura sufficiente a eseguire iniezioni anestetiche senza sentire alcun dolore durante la penetrazione dell’ago. Di solito poi, dopo qualche seduta il paziente ha perso la paura che aveva e non ha più bisogno di questa procedura.

ALTERNATIVE: AGLI INNESTI RIALZI D’OSSO

1 IMPIANTI TRASVERSALI

2 IMPIANTI ZIGOMATICI

3 IMPIANTI PTERIGOIDEI

4 MINIIMPIANTI COSTI

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