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Apicectomia: rischi e complicanze nel post operatorio

apicectomia-def-300x300L’intervento di apicectomia mira ad eliminare l’infezione localizzata nella punta della radice del dente ed è posta in essere quanto non è possibile procedere con una normale devitalizzazione o ritrattamento canale.

Essa è una vera e propria operazione chirurgica, anche se di microchirurgia orale, e come tale deve essere trattata anche nel post operatorio per evitare rischi, complicanze e fallimenti che comportano l’inevitabile estrazione del dente.

Disturbi post-operatorio subito dopo l’apicectomia

La reazione nel post apicectomia è diversa da paziente a paziente ma possiamo cogliere delle caratteristiche comuni.

I disturbi post-operatori che il paziente può accusare sono paragonabili a quelli che si verificano in seguito all’estrazione di un elemento dentale ovvero:

  • Dolore e gonfiore della parte trattata (soprattutto nelle 24 ore successive);
  • Leggero e sporadico sanguinamento delle gengive;
  • Impedimento della corretta masticazione;
  • Indolenzimento generale del lato del viso in cui è stata praticato l’intervento (disturbo raro);
  • I denti adiacenti a quello trattato potrebbero risentire dello stress accusato dalla gengiva.

Indicazioni per il paziente dopo l’apicectomia

Dopo l’apicectomia, il paziente viene istruito dal medico circa i comportamenti da tenere, quelli da evitare, l’eventuale dieta, le medicazioni nonché i medicinali da prendere.
Ecco una breve e generica lista:

  • Apporre la borsa del ghiaccio sulla guancia relativa alla parte della bocca trattata;
  • Non stuzzicare i punti di sutura con la lingua poiché potrebbero allentarsi;
  • Continuare, anche nel post intervento, l’assunzione di antibiotici (nel caso si sia cominciato prima dell’operazione) oppure cominciare se il medico li prescrive;
  • Non masticare dalla parte che è stata oggetto dell’apicectomia;
  • Seguire una dieta a base di cibi morbidi costituita da alimenti soffici come purè, zuppe tiepide, minestre tiepide, frullati, carne macinata, omogeneizzati, budini, polpette, pesce bollito e bevande ne troppo fredde ne troppo calde;
  • Assumere regolarmente gli antidolorifici e gli antiedemigeni durante la settimana post intervento, la somministrazione continua di FANS minimizza il dolore e riduce il gonfiore in tempi brevi. Particolarmente indicato per tenere a bada il dolore è l’ibuprofene (es. Brufen, Moment);
  • Spazzolare i denti facendo molta attenzione alla ferita;
  • Utilizzare uno spazzolino con setole morbide;
  • Non utilizzare lo spazzolino elettrico per evitare accidentalmente di strappare i punti;
  • Non passare il filo interdentale accanto ai tessuti molli del dente.
  • Non sollevare il labbro corrispondente al dente sottoposto all’apicectomia per evitare di allentare i punti di sutura praticati sulla gengiva;
  • Osservare il riposo assoluto nei 2-3 giorni successivi all’intervento;
  • Sciacquare delicatamente la bocca con collutori disinfettanti (es. clorexidina 0,2%) solo 12-24 ore dopo l’apicectomia. Continuare gli sciacqui per almeno due settimane successive all’intervento

Prognosi

Il tasso di successo dell’apicectomia è molto alto specie se il dentista, nell’esecuzione dell’intervento, utilizza le nuove tecnologie come il microscopio e strumenti ad ultrasuoni.

Questi ultimi due presidi, infatti, permettono al clinico la perfetta visuale del campo operatorio quindi una migliore preparazione della cavità radicolare con conseguente otturazione e ricostruzione conservativo-protesica.

Il tutto si traduce in una prognosi di lungo periodo che è del tutto sovrapponibile a quella di un dente sano.

Apicectomia rischi e complicanze

03Rischio di infiammazione

Il rischio più frequente in cui si può incorrere dopo l’apicectomia è quello legato alla formazione di infezione dovuta alle suture le quali, se tenute in sede troppo a lungo, vengono colonizzate da batteri che creano un nuovo focolaio di infezione ed impediscono alla ferita di guarire nei due giorni successivi all’intervento (guarigione di prima intenzione).

Se ciò si verifica, il medico dovrà adoprarsi per eliminare tale nuovo focolaio per indurre la cicatrizzazione dei lembi (guarigione per seconda intenzione).

A questo punto si capisce bene il motivo della copertura antibiotica pre e post intervento di apicectomia e la necessità di effettuare risciacqui con un collutorio alla clorexidina a partire dalle 24 ore successive alla seduta.

Apicectomia rischio di fallimento

Il rischio più grave è quello del fallimento dell’apicectomia che si registra sia obiettivamente ovvero il paziente sente calare il dolore nell’immediato post intervento che, però, nel periodo successivo si riacutizza sia con una radiografia da cui si può vedere chiaramente che la radiotrasparenza che individua il granuloma, è rimasta identica se non, addirittura, aumentata.

Quando la chirurgia endodontica ortograda (devitalizzazione e ritrattamento canalare) e quella retrograda falliscono, l’unica via praticabile è quella dell’estrazione del dente.

Per sostituire l’elemento dentale rimosso, sarà necessario costruire un ponte oppure far ricorso all’implantologia dentale con l’inserimento di un impianti e relativa singola protesi (capsula o corona)

Controlli e follow up

Dopo l’intervento di apicectomia, l’unico controllo necessario è quello per togliere i punti di sutura che, normalmente, viene fissato dopo 2 o 3 giorni dall’operazione.

Dopo circa 6 mesi il paziente dovrà tornare dal dentista per effettuare un nuovo esame radiografico per verificare il progressivo riassorbimento della radiotrasparenza.

Dodici mesi dopo l’intervento di apicectomia, la radiotrasparenza deve essere totalmente sparita ad indicare il totale riassorbimento del granuloma.

Se anche dopo un anno dall’intervento le condizioni del dente che ha subìto l’apicectomia sono ottimali dal punto di vista conservativo, le probabilità che il granuloma possa recidivare sono estremamente scarse.

Più in generale, un’apicectomia perfettamente riuscita garantisce una straordinaria (e permanente) copertura dalle infezioni apicali in generale.

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